SANTA ELISABETTA. I carabinieri del Reparto Investigativo del Comando provinciale
hanno arrestato giovedì pomeriggio Raffaele Fragapane, 30 anni del luogo.
Si tratta di una delle dieci persone arrestate il 12 luglio dell’anno scorso, nell’ambito
dell’operazione antimafia condotta dagli stessi militari dell’Arma denominata
«Sicania 2».
Quella che sfociò dalle dichiarazioni di alcuni pentiti, capaci di ricostruire numerosi
omicidi avvenuti negli anni ’80 e ’90, nei territori dell’entroterra agrigentino.
Raffaele Fragapane, componente della nota famiglia ritenuta punto di riferimento di
Cosa nostra nel cosiddetto «zoccolo duro» della mafia siciliana, venne scarcerato lo
scorso 11 ottobre per decorrenza dei termini di custodia cautelare in carcere.
I giudici del Tribunale della Libertà accolsero le istanze presetate dai legali dell’uomo
e in sede di riesame derubricarono il reato contestato a Fragapane. Da associazione
per delinquere di stampo mafioso a quello meno grave di favoreggiamento.
Cassazione ha dato ragione ai magistrati. Così, i carabinieri sono andati a riarrestare
Raffaele Fragapane. L’uomo è titolare di un negozio di telefonia cellulare e
proprio per questo, venne ritenuto il fornitore di schede telefoniche alle persone
coinvolte nelle storie di mafia svelate dall’operazione Sicania 2.
F.D.M.